Pitigliano è un delizioso borgo medievale che si trova in Toscana, in provincia di Grosseto, considerato uno dei borghi più belli del nostro paese.
La presenza ebraica, divenuta consistente nel corso dell’Ottocento con almeno 400 membri su 2.500 pitiglianesi, ha fatto guadagnare al borgo il nome di “Piccola Gerusalemme d’Italia”. Grazie all’associazione che ne porta il nome, anche il livello culturale locale è migliorato decisamente, grazie alla costituzione di un’accademia e di molto altro.
Pitigliano, però, risale all’epoca etrusca (quarto millennio) e ci sono ancora delle tracce di questa componente in mezzo alla rigogliosa vegetazione della valle che per secoli ha fatto da difesa naturale del borgo.
In esso, per come si configura oggi, è visibile l’impronta medievale-rinascimentale, e molto al suo interno si deve principalmente alla presenza della famiglia comitale degli Orsini e in parte ai granduchi della famiglia Medici. Questi ultimi, a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, spodestarono gli Orsini annettendo la fortezza al Granducato di Toscana. I Medici, tuttavia, non ritenevano che Pitigliano fosse di particolare interesse rispetto ad altre aree del loro territorio, conducendola presto al declino.
Solo nel 1737, anno in cui il Granducato passò alla famiglia dei Lorena, Pitigliano conobbe una nuova, seppur lenta e graduale, ripresa economica e culturale.
Il mini-tour, organizzato da Le Terre della Bibbia e a cui abbiamo preso parte come ICEJ Italia, ci ha portati a visitare questo splendido borgo che conserva ancora molti aspetti della vita ebraica dei secoli precedenti.
Ad oggi, solo due ebrei sono rimasti ad abitare questo territorio, di cui una signora quasi centenaria grazie alla quale il museo ebraico della Piccola Gerusalemme è oggi attivo e attira numerosi visitatori ogni anno.
Con un piccolo gruppo proveniente da diverse parti della Lombardia e del Piemonte, abbiamo passeggiato nell’antico ghetto entrando nel museo e nella piccola, ma interessante sinagoga risalente al XVI secolo, ricostruita e restaurata alla fine del secolo scorso. Abbiamo visto il forno nel quale si cuocevano le matzot (i pani senza lievito consumati durante la festività di Pesach – Pasqua) e le challot (il tipico pane intrecciato) di Shabbat, il sito del miqveh dove si svolgevano i bagni rituali, e l’antica tintoria.
Abbiamo potuto visitare anche il Museo Diocesano di Arte Sacra, allestito in un’ala del Palazzo Orsini, osservando da vicino – tra le altre cose – un dipinto anonimo in esso conservato: una tela seicentesca che ritrae la scena della Circoncisione di Gesù. Si tratta di un dipinto che ha una storia particolare, in quanto è rimasto piegato e nascosto per secoli prima che qualcuno si accorgesse del soggetto della tela.
Abbiamo anche fatto una brevissima tappa a Sovana, un altro piccolo borgo medievale non lontano da Pitigliano, dove abbiamo pranzato con piatti tipici della tradizione grossetana e toscana.
Abbiamo trascorso dei bei momenti insieme, in comunione fraterna, e abbiamo potuto ascoltare uno studio mirato sull’ebraicità di Gesù, testimoniata anche – se vogliamo – dal dipinto sopramenzionato.
Abbiamo terminato il nostro tour di Pitigliano con una visita guidata del centro storico, alla scoperta della storia di questo piccolo borgo. In lontananza abbiamo potuto anche osservare il cimitero ebraico.
Un lungo viaggio, in cui non è mancata la protezione del nostro Dio, ci ha condotti sani e salvi a casa. Non abbiamo potuto fare altro che ringraziare Le Terre della Bibbia e tutti i fratelli che hanno preso parte a questo viaggio per i bei momenti trascorsi insieme.
Godetevi qualche foto della nostra visita a Pitigliano!
Sara Britti