La posizione ufficiale di Icej sull’ “accordo del secolo” del presidente Donald Trump

L’ICEJ accoglie gli sforzi di Trump per la pace, ma mette in guardia sulla possibilità di dividere la Terra.

In risposta alla rivelazione del Presidente USA Donald Trump del suo tanto atteso piano di pace di martedì 28 gennaio 2020, l’International Christian Embassy Jerusalem ha elogiato il Presidente Trump per i suoi sforzi degli ultimi anni volti a forgiare una pace duratura tra Israele e i Palestinesi, mentre avverte il popolo israeliano in merito alla divisione permanente della terra.

“Il Presidente Trump è stato un grande amico di Israele e ha già cambiato notevolmente la dinamica del fallito processo di pace in Medio Oriente con le sue decisioni storiche su Gerusalemme e sul Golan”, ha dichiarato il Presidente di ICEJ, il Dr. Jürgen Bühler. “Il suo piano sta cercando, ora, di trovare una strada per un futuro più radioso per entrambi i popoli in questa terra contesa.”

L’ICEJ ha accolto con entusiasmo il piano di Trump per cambiare finalmente il trend degli ultimi decenni, mentre la comunità internazionale ha gradualmente eroso i diritti di Israele senza pretendere alcuna concessione da parte palestinese, un approccio poco disponibile e collaborativo che ha condotto, alla fine, alla estremamente non bilanciata risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il Dr. Bühler ha aggiunto che “mentre la proposta di Trump è assolutamente migliore dei precedenti piani di pace e contiene molti elementi che saranno di beneficio sia per Israele che per i Palestinesi, si tratta comunque, ancora, di un piano volto a dividere permanentemente la terra che Dio ha promesso ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe e ai loro discendenti”.

Egli ha espresso preoccupazione anche per il fatto che il piano offre la possibilità di avere uno stato ad una leadership palestinese corrotta, che rimane fermamente trincerata dietro al suo rifiuto nei confronti di Israele e continua ad erodere le speranze e il futuro del popolo palestinese.

“La rivelazione dell’iniziativa di pace di Trump significa, oggi, che il popolo di Israele deve affrontare decisioni ancora più importanti nella loro terza elezione in arrivo, e al di fuori del rispetto dovuto alla democrazia israeliana, invitiamo caldamente tutti i Cristiani a pregare che essi si uniscano per dare una direzione saggia alla loro nazione”, ha detto il Dr. Bühler.

L’International Christian Embassy Jerusalem è stata costituita nel settembre del 1980, nel momento in cui le ultime 13 ambasciate lasciarono Gerusalemme sotto la minaccia dell’embargo petrolifero arabo. In risposta, oltre 1.000 Cristiani provenienti da 32 nazioni si riunirono a Gerusalemme per la Festa dei Tabernacoli, a seguito della quale fu deciso di aprire l’International Christian Embassy Jerusalem come atto di solidarietà verso il profondo attaccamento del popolo ebraico alla città e alla terra di Israele.

Oggi, l’ICEJ è considerato il ministero Cristiano pro-Israele più grande del mondo, con filiali in più di 90 nazioni e una copertura di oltre 170 nazioni a livello mondiale.

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