«Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno delle espiazioni; avrete una santa convocazione, vi umilierete e offrirete al Signore dei sacrifici consumati dal fuoco. In quel giorno non farete nessun lavoro; poiché è un giorno di espiazione, destinato a fare espiazione per voi davanti al Signore, che è il vostro Dio. Poiché ogni persona che non si umilierà in quel giorno sarà tolta via dalla sua gente. Ogni persona che farà in quel giorno un lavoro qualsiasi, io la distruggerò dal mezzo del suo popolo. Non farete nessun lavoro. È una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Sarà per voi un sabato, giorno di completo riposo, e vi umilierete; il nono giorno del mese, dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato» (Levitico 23:27-32).
Yom (“giorno”) ebraico, che c’importa?
- Giorno di umiliazione e confessione.
La Chiesa obietta:
- è Vecchio Testamento;
- siamo sotto la grazia;
- abbiamo Cristo che ci perdona;
- non abbiamo bisogno di un giorno speciale.
Ok, ma allora? Da quando hai creduto, non hai più peccato? Non hai percorso strade sbagliate?
Pensa:
- a) alla persona;
- b) alla famiglia;
- c) alla Chiesa;
- d) alla società.
Pensa:
- ai peccati della lingua: critiche, maledizioni, insulti e offese;
- ai peccati della mente: pensieri non edificanti;
- ai peccati contro tua moglie o tuo marito: urla, insensibilità, pensare a sé stessi;
- a quanto sei venuto meno alla preghiera: sei costante nella preghiera, nelle cose di Dio, nell’evangelizzare?
- a quanto sei orgoglioso: sei bravo solo tu?
- e nella società? Siamo onesti, ligi e buoni cittadini? Paghiamo le tasse? Aiutiamo i deboli?
Yom Kippur ci ricorda che puoi confessare:
- a Dio;
- al tuo coniuge;
- al fratello o sorella che hai ferito;
- se necessario, alla Chiesa
- a tutti quelli che hai criticato.
Decidi di ravvederti, con l’aiuto di Dio… e di perdonare.
Abbi il coraggio di confessare e pregare con tua moglie o marito.
Abbiate il coraggio di confessare come chiesa. Quanto sarebbe necessaria una completa confessione della Chiesa per le critiche e le offese reciproche.
Abbiamo il coraggio di confessare quanto siamo venuti meno come popolo di Dio.
Quanto siamo lenti a:
- evangelizzare l’Italia;
- ministrare ai profughi;
- ministrare ai disabili;
- portare la Parola negli ospedali e case di cura;
- ricercare tutti i doni dello Spirito;
- intercedere per la Chiesa perseguitata;
- intercedere per Israele.
Gesù dice: Venite a me…
Noi abbiamo detto: Venite a me se siete simpatici, ricchi, non disabili, o non problematici.
Quanto abbiamo bisogno del perdono di Dio e della potenza di Dio.
Yom Kippur, giorno di umiliazione. Yom Kippur, giorno fantastico.
Antonio Rozzini