Weekend di Preghiera PER AMORE DI SION

17-19 novembre 2023

L’attuale guerra tra Israele e Hamas rappresenta la più spaventosa crisi nazionale degli ultimi decenni, soprattutto a causa della minaccia costituita da altre milizie terroristiche supportate dall’Iran nella Regione e della problematica ondata di antisemitismo che ora serpeggia nel mondo. In risposta, ebrei e cristiani in tutto il globo si stanno unendo per prendere parte a una storica iniziativa di preghiera per stare al fianco della nazione e del popolo ebraico in questo periodo critico.

 

Questa iniziativa del Weekend di Preghiera “Per Amore di Sion” invita le chiese e le sinagoghe di tutto il mondo ad utilizzare il fine settimana del 17-19 novembre come un tempo speciale in cui innalzare preghiere per Israele e per il ritorno degli ostaggi prigionieri di Hamas in Gaza. L’ufficio nazionale USA dell’ICEJ ha lanciato questa campagna di preghiera unica con un’ampia rete di eminenti rabbini e leader cristiani negli Stati Uniti. La sede centrale dell’ICEJ a Gerusalemme sta collaborando ora con la Fondazione Alleati di Israele (Israel Allies Foundation) e altri gruppi per dedicare questo straordinario fine settimana di preghiera alle chiese e alle sinagoghe in tutto il mondo.

Rabbini e pastori stanno chiedendo alle rispettive sinagoghe e chiese di dedicare un tempo, durante le loro regolari funzioni nel weekend del 17-19 novembre, alla preghiera per il popolo di Israele in questo loro momento di necessità. Importanti rabbini ortodossi hanno persino scritto una speciale lettera di ringraziamento per il supporto cristiano sulla quale le sinagoghe potranno pregare in quel weekend.

Intanto, altre iniziative sono in fase di organizzazione attraverso gli organismi pro-Israele presenti nei parlamenti di numerosi paesi al fine di far passare delle comunicazioni che invitano le congregazioni ebraiche e cristiane a pregare per Israele e per gli ostaggi in quel weekend.

 

La terribile carneficina subìta dagli israeliani il 7 ottobre 2023 è più di un attacco terroristico: è parte di un’antica battaglia spirituale contro il popolo di Dio, Israele, che Lui ha scelto per essere una benedizione per il mondo (Genesi 12:3). Infine, è una guerra attuata nel disprezzo per Dio e per la Sua Parola. Come cristiani, la promessa “Mai Più” significa ben poco se non alziamo la nostra voce e non preghiamo per Israele ora.

 

Vi unirete a noi?

 

Vi invitiamo con urgenza a prendere parte a questa manifestazione dell’unità ebraico-cristiana senza precedenti in favore di Israele. Assicuratevi che la vostra chiesa dedichi del tempo, in quel weekend, alla preghiera per lo stato e il popolo ebraico, e soprattutto per coloro che sono tenuti in ostaggio a Gaza.

Per amor di Sion io non tacerò, per amor di Gerusalemme io non mi darò posa” (Isaia 62,1).

 

PREGATE       

Durante i vostri regolari servizi di culto nel weekend del 17–19 novembre guidate un tempo di preghiera per Israele e per il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Ogni Shabbat (sabato) nelle sinagoghe gli ebrei pregano una “preghiera per Israele”. In quel weekend, essi lo faranno sapendo che le chiese si sono unite a loro in preghiera nelle proprie comunità.

COLLABORATE

Se siete dei pastori o dei responsabili cristiani, telefonate alle sinagoghe del vostro paese o della vostra città e fate loro sapere che voi e le vostre chiese pregherete per Israele e per il rilascio degli ostaggi in quel fine settimana.

ALZATE LA VOCE

Cercate delle opportunità per stare al fianco della vostra comunità ebraica locale nei rally o negli incontri pubblici e sui social media. Non possiamo darci posa o tacere in questo momento!

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