Londra, 7 novembre 2017
Shalom chaverim! Ciao amici!
Grazie a Dio abbiamo potuto essere presenti alla Balfour Celebration, un evento assai speciale tenutosi presso il prestigioso Royal Albert Hall di Londra, e il Signore ci ha benedetti insieme a migliaia di cristiani ed ebrei.
L’evento è stato organizzato per commemorare e “celebrare”, per l’appunto, la pubblicazione della Dichiarazione Balfour nel novembre 1917. Spieghiamo meglio che cosa fosse questa “dichiarazione”.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l’esercito britannico stava combattendo in Medio Oriente per garantire al Regno Unito il controllo dell’area che allora era chiamata “Regione Palestinese”, area che poi – dopo la vittoria contro la Germania – verrà chiamata “Palestina Mandataria” o “Mandato Britannico per la Palestina”.
Nel 1917, a meno di 20 anni dal Primo Congresso Sionista a Basilea (guidato dal fondatore del movimento, Theodor Herzl), l’allora Segretario degli Affari Esteri britannico Sir Arthur James Balfour inviò a Lord Lionel Walter Rothschild, uno dei leader del Movimento Sionista, una lettera in cui si dichiarava l’appoggio del governo britannico e della Corona alla volontà del popolo Ebraico di ricostruire un «focolare nazionale» nell’antica terra dei padri, sostenendo – di fatto – la causa sionista.
[Piccola divagazione: il Sionismo è un movimento nato in seno al popolo ebraico volto alla sua autodeterminazione a livello nazionale. Si era ormai compreso, dopo secoli di persecuzioni e atti di antisemitismo perpetrato violentemente nei confronti degli ebrei europei e sovietici, che l’unico modo per poter “tornare a vivere” fosse lavorare per lo sviluppo della propria nazione, senza ingerenze esterne da parte di chi a malapena tollerava gli ebrei e, il più delle volte, li detestava del tutto].
Questa lettera, datata precisamente il 2 novembre 1917, è la famosa Dichiarazione Balfour che sta alla base della “ricostituzione” della nazione di Israele, avvenuta nel maggio del 1948.
Il termine usato da Sir Balfour è proprio “ricostituzione”, sottolineando così il legame di oltre 2.000 anni mai interrotto tra il popolo ebraico e la terra di Israele – nonostante Israele non fosse più il suo nome da quando l’impero romano, con l’intento di cancellare ogni traccia di elemento ebraico da quella terra, l’aveva rinominata “Palestina” (da un termine che richiama gli antichi nemici di Israele, i filistei).
Si comprende bene l’importanza della dichiarazione Balfour per i cristiani di tutto il mondo, in quanto essa è stata uno dei mezzi utilizzati da Dio per garantire nuovamente il ritorno del Suo popolo alla terra dei padri.
Le profezie riguardanti il ritorno del popolo “dai quattro canti della terra” si stanno ormai adempiendo da u oltre un secolo a questa parte, sotto i nostri occhi, e ciò deve suonare per i discepoli di Cristo come un campanello d’allarme e un segno non solo della fedeltà di Dio al Suo patto inestinguibile con la discendenza etnica di Abrahamo – gli ebrei – ma anche del fatto che Yeshua (Gesù), il Re Ebreo, sta tornando per stabilire il Suo Regno Messianico su questa terra, secondo ciò che la Bibbia sostiene con chiarezza.
Tutti questi avvenimenti non devono fare altro che portare la Chiesa ad intercedere e pregare perché gli ebrei, a livello nazionale, conoscano l’amore di Yeshua unendoci alla preghiera di quei fratelli ebrei che Lo hanno già ritrovato e Lo sperimentano ogni giorno.
Sappiamo per certo che Israele sarà salvato e “tornerà” a Dio spiritualmente, come ha profetizzato l’apostolo Paolo e come le profezie dell’Antico Testamento attestano, in seguito al ritorno fisico che sta già avvenendo.
Ringraziamo per tutto ciò che ci ha fatto vedere e sentire e vogliamo chiederGli con tutto il cuore che la Chiesa universale possa, insieme, unirsi per sostenere, intercedere e pregare per la salvezza, la pace e la gioia del Popolo di Israele e di tutta la Nazione!
Che il Principe della Pace, Yeshua (Gesù), si riveli in maniera gloriosa al Suo popolo!!
Godetevi un po’ di foto dell’evento!
Sara Britti